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Se anche tu sei arrivato su questa pagina è perchè vorrai sapere sicuramente di più su EmoScatto®.

Prima di parlarti di ciò che è Emoscatto®  mi piacerebbe dirti ciò che non è EmoScatto®.

EmoScatto® non è una semplice Immagine.

EmoScatto® non è un modo di vedere le cose in maniera stereotipata.

EmoScatto® non è qualcosa di scontato.

EmoScatto® non è un prodotto molto economico.

EmoScatto® non si sbiadisce col tempo.

EmoScatto® non è confezionato in modo casuale.

EmoScatto® non è adatto alle esigenze di ognuno di noi ma per la persona specifica a cui è rivolto diventa unico.

Ora ti dico cosa è EmoScatto®.

EmoScatto® è Made in Italy.

EmoScatto® è un effetto WoWWW per te che te lo accaparri.

EmoScatto® è un metodo che crea Immagini uniche unendo sensazioni ed emozioni visive su un supporto di stampa scelto per le tue esigenze di arredamento e non solo.

EmoScatto® rende il tuo spazio più bello anche se non sei un esperto di arredamento.

EmoScatto® è il primo sito d’informazione e vendita di Immagini Emotive ad Alta Definizione.

E’ rivolto a tutti coloro che vogliono rendere esclusivo il proprio spazio con Immagini Uniche di Paesaggi e Dettagli.

Perchè scegliere proprio i miei EmoScatti®?

Perchè gli EmoScatti®, stampati su supporti differenti in diversi formati, ad Alta Definizione, sono in grado di rendere prestigiosi e assolutamente preziosi gli ambienti da arredare.

Girando in rete spesso ci imbattiamo in siti dedicati al mondo della fotografia.

Alcuni fatti bene, altri fatti male.

Alcuni gestiti da appassionati, altri da professionisti.

Nessuno, però, a parte EmoScatto®, gestito da chi la Fotografia la vive tutti i giorni con passione smisurata, da oltre 20 anni.

Chi c’è dietro EmoScatto®?

Ciao! Sono Fausta Lovecchio ideatrice di EmoScatto®.

Da anni raccolgo immagini da ciò che i miei occhi osservano e le fermo nel tempo.

Ho iniziato quasi per gioco.

Possedevo una Pentax analogica, una k1000 e la usavo spesso, soprattutto per immortalare i miei adorati amici a quattro zampe.

Ricordo ancora quando mi misero in mano, invece, una fotocamera digitale. Si ricaricava con un sistema strano e ci potevi scattare poche immagini e dovevi ricaricarla di frequente.

Non passò molto ed acquistai, una fuji, non ricordo il modello ma era di buona qualità.

Scattavo immagini per l’azienda di famiglia.

Producevamo, e lo facciamo tutt’oggi, piante e bisognava catalogarle per non perdere le varietà.

Passava il tempo e continuavo ad immortalare macro di piante.

Piante diverse. Fiori. Colori accesi. Particolari definiti.

Ricordo ancora quando la mia Prof.ssa di Storia dell’Arte mi propose di stilare la tesi di laurea.

Avrebbe dovuto approfondire l’importanza delle illustrazioni botaniche e il lavoro svolto dalle Illustratrici italiane e straniere, dal Cinquecento ai giorni nostri.

Ero talmente entusiasta per la sua proposta da mettermi subito all’opera.

“Occupandomi della parte grafica e comunicativa dell’azienda di famiglia, ho accolto con entusiasmo l’invito della Prof.ssa L.C. a stilare una tesi che analizzasse, nell’ambito del panorama pittorico dal Cinquecento ad oggi, il ruolo delle Illustratrici botaniche.

Il mio lavoro mi porta a fotografare quasi ogni giorno piante di specie diverse per poi inserirle in cataloghi, recensioni e siti web, quasi fossi un’illustratrice botanica che utilizza la fotocamera al posto del pennello!”

Questa fu l’introduzione alla mia tesi.

Stilata nel giro di sei mesi ebbe un grande successo nel corso della sessione di laurea.

Come già detto provenivo da un’esperienza in campo botanico. Il mio lavoro, infatti, consisteva per buona parte nel riprodurre immagini fotografiche di piante prodotte nell’azienda di famiglia.

Le immagini sarebbero servite, poi, per i cataloghi e le pubblicazioni varie.

La mia terza reflex fu una Canon, una d450 così come la quarta, una d550. Fino a quando ho cambiato casa e sono passata alla mitica Nikon d810 che uso puntualmente con 50mm fisso e con diverse ottiche che utilizzo all’occorrenza.

Ciò che era una passione si è trasformata, col passare degli anni, in un vero e proprio lavoro che adoro e che, proprio per questo, non considero lavoro ma puro piacere.

La mia reflex viaggia con me, sempre e dovunque.

Amo fotografare. Tutto. Ad ogni ora del giorno e della notte.

Amo fermare le immagini di particolari insoliti che possono fare la differenza.

Spesso mi ritrovo a scattare foto di parti di oggetti o paesaggi che, apparentemente, insignificanti, comunicano, invece, il senso vero delle cose.

Amo sperimentare.

In studio.

Soggetti disparati.

Luci.

Inquadrature.

Hanno detto di me: “Chi insegue i sogni con tenacia li realizza e passa ai sogni successivi. Tu sei così”.

Sono così.

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